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Poster presentati VII Forum di Assisi - Ottobre 2017


Il Forum sulla Formazione in Psicoterapia appartiene a una lunga tradizione fatta di costante interesse per la comprensione del paziente e della sua storia, per la sua cura, senza mai dimenticare il rigore della ricerca scientifica
 

Relational Frame Theory e applicazioni cliniche

"ABSTRACT DEL POSTER"
AUTORI:
Chiara Del Brutto, Daniele Ginex, Francesca Bianconi, Massimo Claudio Bachetti, Emanuele Rossi
INTRODUZIONE: In forte contrasto con la psicologia convenzionale, l’analisi del comportamento rifiuta di fare appello ai processi e alle valutazioni mentali come basi per la spiegazione del comportamento umano. Tale approccio ha ricevuto nel corso degli anni diverse critiche. Molti autori hanno infatti sostenuto che esso non può riuscire a spiegare gli aspetti più avanzati e sofisticati della psicologia umana come la percezione, il linguaggio e il pensiero (Chomsky, 1959, 2006). In particolar modo, il linguaggio umano presenta un grado di complessità molto elevato. Rivoluzionario è stato allora il fenomeno descritto dagli esperimenti di Sidman dei primi anni settanta sulle relazioni derivate (Sidman e Tailby, 1982). Intorno a questo concetto si è evoluta una nuova cornice teorica: la Relational Frame Theory (RFT; Hayes, Barnes-Holmes e Roche, 2001). Da essa è nata l’Acceptance and Commitment Therapy (ACT; Hayes, Strosahl e Wilson, 1999, 2012) un efficace approccio terapeutico che appartiene alla cosiddetta “terza ondata” della terapia cognitivo-comportamentale (Hayes, 2004).
METODO: Revisione della letteratura.
TESI: La Relational Frame Theory è una moderna teoria del linguaggio e della cognizione umani basata sul contestualimo funzionale ed auspica l’affermazione di un paradigma scientifico basato su di una scienza empirica, pragmatica, funzionalista e contestualista (Hayes, 2010). Lo scopo di questo lavoro è quello di indagare quali sono i principi della RFT e dell’ACT che hanno mostrato un’efficacia nello spiegare aspetti della cognizione umana e nell’applicazione della pratica clinica.
CONCLUSIONI: Dalla revisione di testi, manuali e articoli di ricerca inerenti alla RFT, le sue applicazioni terapeutiche ed i principi utilizzati all’interno della cornice teorica dell’ACT sono risultati validi strumenti per riuscire a comprendere meglio alcune abilità umane (linguaggio e pensiero), per fornire nuovi spunti ai professionisti che si occupano di soggetti con disabilità intellettiva, autismo, disturbi del linguaggio ma anche (e soprattutto) per formulare nuove tecniche efficaci da applicare nell’ambito della psicologia clinica e della psicoterapia.
BIBLIOGRAFIA:
Chomsky, N. (1959). Reviews. Verbal Behavior, by B. F. Skinner. Language, 35, 26-58.
Chomsky, N. (2006). Language and mind (3rd ed.). Cambridge, UK: Cambridge University Press.
Hayes, S. C., & Strosahl, K. D. (Eds.). (2004). A practical guide to acceptance and commitment therapy. New York: Springer-Verlag.
Hayes, S. C., Barnes-Holmes, D., & Roche, B. (Eds.). (2001). Relational Frame eory: A Post-Skinnerian Account of Human Language and Cognition. New York: Kluwer Academic/Plenum.
Hayes SC, Strosahl KD, Wilson KG (1999). Acceptance and Commitment Therapy: An experiential approach to behavior change. New York: Guilford Press.
Hayes SC, Strosahl KD, Wilson KG (2011). Acceptance and commitment therapy: The process and practice of mindful change (2nd ed.). New York, NY: Guilford Press.
Sidman, M., & Tailby, W. (1982). Conditional discrimination versus matching to sample: An expansion of the testing paradigm. Journal of the Experimental Analysis of Behavior, 37, 5-22.
 

Adolescenti: istruzioni per aiutarli ACTivamente

"ABSTRACT DEL POSTER"
AUTORI: Daniele Ginex, Veronica Candria, Alessia Ciarapica, Emanuele Rossi
INTRODUZIONE: In questi ultimi anni, si è stati testimoni di uno sviluppo sempre maggiore di ricerche, manuali e protocolli ACT (Acceptance and Commitment Therapy) rivolti agli adolescenti. L’ACT si fonda sulla Relational Frame Theory (RFT) e appartiene alla “terza ondata” delle terapie cognitivo-comportamentali. L’applicazione dell’ACT all’adolescenza ha origine dalla necessità di dover considerare i contesti dell’età evolutiva come specifici, tipici e fortemente diversi da quelli che solitamente vive l’adulto. Il riconoscimento di questa differenza ci permette di mettere a fuoco la necessità di protocolli pensati e strutturati ad hoc per l’attività clinica in età evolutiva.
METODO: Revisione dei manuali clinici specifici pubblicati.
TESI: Lo scopo di questo lavoro è quello di considerare lo stato dell’arte attuale relativo alla pratica clinica ACT con gli adolescenti. A tal proposito, saranno analizzati i tre manuali di riferimento pensati proprio per l’ACT in adolescenza: Acceptance & Mindfulness Treatments for Children & Adolescents: A Practitioner's Guide (Greco e Hayes, 2008), The thriving adolescent: Using acceptance and commitment therapy and positive psychology to help teens manage emotions, achieve goals, and build connection (Hayes e Ciarrochi, 2015), ACT for Adolescents: Treating Teens and Adolescents in Individual and Group Therapy (Turrell e Bell, 2016). Lo scopo del presente lavoro è quello di indagare quali siano i principi che guidano il protocollo ACT nella pratica clinica con gli adolescenti, ponendo in risalto differenze ed eventuali punti di congiunzione col protocollo ACT per gli adulti.
CONCLUSIONI: Dalla revisione dei tre manuali inerenti la pratica clinica ACT con gli adolescenti emergono differenze tra il protocollo usato con gli adulti e alcuni dei modelli utilizzati in età evolutiva (ad es. Modello Hexaflex per gli adulti Vs. Modello DNA-V per gli adolescenti) tuttavia emergono importanti analogie ad un’analisi più approfondita dei processi terapeutici e del modello di riferimento (ad es. il concetto di sofferenza e i principi fondamentali alla base della sofferenza stessa). In conclusione, questi strumenti clinici risultano essere, al momento, i tre riferimenti ACT per adolescenti più esaustivi e completi. Possono essere utilizzati dal clinico per aiutare a favorire e/o potenziare nei giovani pazienti una maggiore flessibilità psicologica, una maggiore consapevolezza verso il momento presente, una maggiore disponibilità e apertura alle emozioni (proprie e altrui), il riconoscimento dei propri valori ed il raggiungimento di una vita ricca, piena e significativa ed il più possibile in linea con valori identificati come importanti.
BIBLIOGRAFIA:
Greco, L., & Hayes, S. C. (2008). Acceptance and mindfulness treatments for children and adolescents: A practitioner’s guide. Oakland, CA: New Harbinger.
Hayes, L., & Ciarrochi, J. (2015). The thriving adolescent: Using acceptance and commitment therapy and positive psychology to help teens manage emotions, achieve goals, and build connection. Oakland, CA: New Harbinger Publications.
Turrell, S. L., Bell, M. (2016). ACT for Adolescents: Treating Teens and Adolescents in Individual and Group Therapy. Oakland, CA: Context Press.
 

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