Ansia scolastica, universitaria o lavorativa


Ansia scolastica, universitaria o lavorativa



Provare ansia è normale e in alcuni casi utile e adattivo, ma al giorno d’oggi l’ansia che dobbiamo sopportare è probabilmente troppa. Sono davvero numerose le esperienze preoccupanti con cui ci troviamo a fare i conti e con cui conviviamo:

- l’incertezza o non essere a conoscenza di ciò che sta succedendo
- l’imprevedibilità o non essere in grado di prevedere cosa succederà
- l’insicurezza o sentirsi non protetti, l’instabilità o sentire di non possedere basi solide
- l’ambiguità o non riuscire a comprendere il senso di comunicazioni o fatti
- la confusione o non capire struttura e funzionamento delle cose
- la sfiducia o non essere sicuri di potersi fidare
- la velocità o essere costretti a correre per non rimanere indietro
- la mobilità o non avere punti di riferimento stabili
- la fugacità o non poter contare su qualcosa di duraturo
- la volatilità o non poter contare su qualcosa di consistente
- l’incontrollabilità o non poter avere padronanza
- l’impensabilità o non essere in grado concepire
- l’insensatezza o non essere in grado di darsi un senso.

Ogni ruolo nel lavoro è soggetto all’ansia per svariati motivi: dall’imprenditore al dipendente, passando per il dirigente, il lavoro è fonte di grande preoccupazione e stress. Non solo il mondo del lavoro, ma anche le istituzioni, come la scuola, e la società sono sopraffatti da ansia e inquietudine, per tutte le ragioni sopra elencate.


Fonte:
Perini M. (2013) Lavorare con l’ansia. Costi emotivi nelle moderne organizzazioni. FrancoAngeli s.r.l., Milano.


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